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Ferrari 296 GTB: V6 ibrido e 830 CV

La prima Ferrari stradale equipaggiata con un motore V6 si chiama 296 GTB ed ha un powertrain ibrido plug-in. La denominazione dice già molto del modello. 296 è infatti la combinazione tra la cilindrata – 2.999 cc – e dell’architettura del V6. GTB, invece, sta per Gran Turismo Berlinetta, ovvero sportiva a due posti. Sotto il cofano posteriore si nasconde un inedito motore benzina V6 turbo da 663 CV accoppiato ad un’unità elettrica da 167 CV, per una potenza complessiva di ben 830 CV e una coppia massima di 740 Nm. Dati che si traducono in prestazioni degne di nota: la 296 GTB tocca i 330 km/h e copre lo scatto da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi.

L’unità elettrica, alloggiata tra il V6 e il cambio doppia frizione a otto marce, è alimentata da una batteria dalla capacità di 7,45 kWh, in grado di assicurare un’autonomia di 25 km in modalità full electric, sempre a trazione posteriore. Nel caso, invece, in cui si voglia mettere alla frusta il tutto la cavalleria, i due motori lavorano insieme per erogare gli 830 CV.

Valori ben superiori rispetto alla diretta concorrente, la McLaren Artura, V6 PHEV anche lei. La Artura, infatti, non supera i 680 CV. Ma pure la sorellona della 296 GTB, la F8 Tributo, si ferma a 720 CV. Nella classifica della Ferrari stradali più prestazionali, la 296 GTB sale al secondo posto, a pari merito con la 812 Competizione e alle spalle della sola SF90 Stradale, forte dei suoi 1.000 CV.

Non dilunghiamoci in frivolezze, non vediamo l’ora di vederla su strada!

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Dal 2026 Audi solo elettriche

Notizie certe sul futuro di Audi erano attese già da qualche tempo, ma ora è ufficiale: dal 2026 la Casa dei Quattro Anelli venderà solamente modelli full electric, mentre entro il 2033 verrà interrotta la produzione di motori a combustione interna. – La decisione prepara il terreno ad una gamma sempre più elettrificata nel corso dei prossimi anni.

Con questa decisione, Audi batte sul tempo le rivali BMW e Mercedes, che non hanno ancora fornito tempistiche esatte riguardo la loro conversione ad una gamma totalmente elettrica. Sta di fatto, che la volontà del brand è quella di raggiungere una tappa importante in vista dell’obiettivo del Carbon Zero fissato da Audi stessa entro il 2050.

Logicamente, più elettrico significa meno motori termici. Per questo motivo, la produzione dei propulsori a combustione interna verrà pian piano ridotta. In ogni caso, Audi crede che la domanda in Cina (uno dei principali mercati del brand) continui oltre il 2033 ed è probabile che il marchio continui a vendere modelli endotermici prodotti localmente.

S’intravede un nefasto futuro per gli estimatori dei motori “brucia benzina” del brand, ma d’altronde questa è l’innovazione (?)

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Tesla model S e Model X 2021: come avere una Playstation in auto

Era fine gennaio quando Tesla ha presentato i modelli 2021 delle sue Model S e Model X. Tra le novità annunciate c’era l’originale volante tagliato nella parte alta – che ad oggi ancora non sappiamo se sarà presente nelle versioni definitive, e la potenza di 10 teraflop per il suo nuovo sistema di infotainment. Una cifra che non dice granché alle persone normali, ma che stuzzica sicuramente nerd ed appassionati di tecnologia in generale. 

Durante una conferenza tenuta al Computex di Taipei, la CEO di AMD Lisa Su ha confermato che per il nuovo impianto di infotainment Tesla monterà i gli ultimi processori Ryzen, e che la parte grafica sarà gestita dai chip RDNA 2 utilizzati anche dalle nuove PlayStation 5 e Xbox One Series X|S. Al fine di ottimizzare i consumi, i processori grafici entreranno in funzione solo quando verrà richiesto di far girare qualcosa che richiede una notevole potenza di calcolo. 

Uno si potrebbe chiedere a cosa serve la potenza di calcolo di una PS5 all’interno di un’automobile… La risposta giusta per ogni nerd che si rispetti è che una partita a Cyberpunk 2077 o The Witcher 3 potrebbe rendere meno noiose le lunghe e inevitabili pause per la ricarica. Teniamo anche in considerazione che i restyling Tesla montano un secondo schermo per i passeggeri posteriori, che hanno sicuramente molte più occasioni di sfruttare la potenza di calcolo messa a disposizione dall’auto.

Dato che le pause ricarica affliggeranno i possessori tesla, perché non distrarsi con una partita ad un gioco serio? Corretto!

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Brabus GLS 63 AMG: 800 CV e un botto di carbonio.

Ogni singola Mercedes che passa tra le mani di Brabus si trasforma in un mostro capace di unire lusso e prestazioni da supercar. L’esclusivo trattamento è stata adottato anche per la GLS 63 AMG. Il mastodontico SUV a 7 posti è stato reso ancora più dominante, sportivo e potente.

Le foto rilasciate del tuner parlano chiaro, ogni singolo dettaglio della GLS iniziale è stato modificato e reso speciale da Brabus. Sul frontale si nota la gigantesca calandra col logo “B” del tuner e i due listelli rossi che comunicano tanta grinta. La mascherina è stata sapientemente allargata per avere un’impronta più sportiva e un flusso maggiore di aria per i freni e il motore potenziati.

Stupendi ed esagerati, i cerchi da 24” monoblocco chiariscono lei idee in fatto di solidità e muscolosità, mentre l’assetto è stato abbassato di 25 mm grazie alle migliorie alle sospensioni ad aria. Il posteriore è dominato dallo spoiler e dall’ampio diffusore in fibra di carbonio che integra i terminali di scarico a doppia coppia.

Gli interni sono un vero trionfo di lusso. I sedili sono rivestiti in pelle traforata con cuciture rosse e bianche a contrasto. Non mancano i badge Brabus su schienale e poggiatesta a completare il set di personalizzazioni.

Non sono solo apparenza, ma anche tanta sostanza. La centralina PowerXtra B40S-800 porta i valori di potenza a 800 CV e 1000 Nm di coppia. La potenza, scaricata sulle quattro ruote motrici, fa fermare il cronometro nello 0-100 km/h in 3,8 secondi. Prestazioni in grado di far fare brutti sogni anche alla Lamborghini Urus.

L’azienda non ha ancora dichiarato il costo, ma c’è da preventivare che questa GLS costi un po’ di più dei 165 mila euro della versione di partenza.

Brabus, fabbrica di “mostri” ..e che mostri!

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Ford Ranger Raptor Special Edition: ancora più aggressivo

La Casa dell’Ovale blu ha annunciato l’inedita Ford Ranger Raptor Special Edition, una versione a tiratura limitata del celebre pick-up sportivo americano, in grado di offrire finiture più lussuose e un look dal carattere aggressivo.

Lo potete trovare presso i dealer ufficiali a partire da ottobre 2021, e potrà essere personalizzato (si il pickup ci piace maschio) con le livree esterne Performance Blue, Conquer Grey e Frozen White, tutte abbinate a due stripes nere opache con linee rosse a contrasto. Queste ultime sono dedicate al cofano motore, al tetto e aelle fiancate. Un ulteriore tocco di colore arriva dai ganci traino anteriori di colore rosso. Passaruota, paraurti anteriore e posteriore, maniglie delle porte e mascherina invece sono rifiniti in nero opaco.

L’abitacolo è stato reso più sportivo/aggressivo aggiungendo sedili sportivi ad alto contenimento rivestiti in pelle nera con cuciture in contrasto rosse, con queste ultime dedicate anche al volante, alla strumentazione e ai pannelli porta.

Niente stravolgimenti sul lato tecnico invece, stesso telaio del Ranger XLT ma con una carreggiata allargata di 150mm ed una altezza maggiorata di 51mm. Anche le sospensioni rimangono a doppi bracci all’anteriori e multi-link al posteriore. Non mancano gli ammortizzatori Fox regolabili con smorzamento variabile ed pneumatici All-terrain General Grabber AT3.

Sotto il cofano ci sarà ancora il propulsore diesel bi-turbo EcoBlue 2.0 litri da 213 CV e 500 Nm di coppia, gestiti da un cambio automatico a 10 rapporti. Certo, avrebbe fatto più “gola” un bel benzina americano, ma si sa, in Europa basta davvero poco per esser definiti “criminali motoristici”

Poteva essere più testosteronico? forse si, ma fa gola anche così!

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NIO ET7: mostrato il modello pre serie, arriverà in Euopa

NIO sta portando avanti lo sviluppo della ET7, la sua sua nuova berlina elettrica, che era stata svelata ad inizio Gennaio. Un veicolo molto interessante e che sappiamo già che arriverà anche in Europa. La casa automobilistica cinese, come noto, sta portando avanti il suo progetto di sbarco nel “Vecchio Continente” iniziando dalla Norvegia. Ultimamente NIO ha condiviso alcune foto di un modello di preserie che ci da la possibilità di dar un occhiata più concreta all’auto.

Buone notizie a quanto pare, significa che lo sviluppo sta procedendo bene e che presto potrebbe esser possibile vederla su strada. Probabile anche che in tempi brevi arrivino nuove informazioni su questo modello che, sulla carta, ha tutte le caratteristiche per piacere anche qui da noi.

Il powertrain propone uno schema con un doppio motore elettrico, uno per asse. Davanti troviamo un’unità da 180 kW e dietro una da 300 kW. Complessivamente, a disposizione ci sono 480 kW con 850 Nm di coppia, che permettono di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi.

L’auto sarà proposta con accumulatori di tre capacità differenti: 70 kWh, 100 kWh o 150 kWh, con autonomia da 500, 700 e 1.000 km “teorici. Infatti la percorrenza è misurata secondo il ciclo NEDC che è tutto fuorché preciso. I prezzi, per il mercato cinese, partono da 448.000 yuan (circa 57.000 euro) per la versione da 70 kWh. Scegliendo la ET7 con il piano Battery as Service, si parte da 378.000 yuan (circa 48.100 euro). A questo costo andrà aggiunto un canone mensile variabile a seconda della batteria scelta.

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Nuova Honda Civic Type R: avrà solo il manuale

Si sa, il cambio manuale sta pian piano lasciando sempre più il posto a quello automatico, sia sulle auto super sportive che sulle comuni auto per tutte le tasche. Ma mentre Aston Martin ha dichiarato che dal 2022 abbandonerà il cambio manuale – Honda, controcorrente, ha fatto sapere che sulla sua nuova sportiva, la Civic Type R, offrirà solo il manuale.

La conferma arriva da Carl Pulley, Western Region Media Relations Manager di Honda America, parlando della nuova generazione della Civic, attesa per inizio 2022. I “puristi della guida” faranno feste in tutte le parti del mondo, ma probabilmente questo non è il motivo “trainante” della scelta di Honda – probabilmente le ragioni sono da ricercarsi altrove.

Tecnici: una trasmissione manuale permette infatti di risparmiare peso, che su una sportiva è molto importante. – Tradizione: è vero si, che i cambi automatici spopolano sempre più, ma è altresì vero che la casa Giapponese conta su una schiera di clienti/fan più tradizionalisti che non si rassegnano a “mollare” il manuale e con questa mossa di sicuro li accontenterà non poco.

Ma probabilmente la ragione più importante è sicuramente l’economia: la Type R non genera grandi volumi di vendita infatti e e sviluppare una trasmissione automatica non avrebbe forse molto senso. Si tratta di mere speculazioni, certo, visto che il costruttore non ha voluto dichiarare i dettagli di questa scelta. Sicuramente, però, gli estimatori della guida con il cambio manuale avranno, come detto, di che festeggiare.

Beh in fondo, che sia cambio manuale o automatico l’importante è dare del gran manico, no?!

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MINI Cabrio elettrica: si farà!

La versione “scoperta” verrà presentata dalla casa entro il 2025, mentre la tre porte esiste già. Entro il 2030 tutti i modelli saranno elettrici.

E’ in continua crescita la lista di costruttori intenzionati ad abbandonare completamente (o quasi) il motore termico in favore di modelli a batteria. Volvo figura già tra i nomi illustri orientati al 100% “green”, mentre Bentley e Ford Europa dovrebbero seguire a breve.

Con il comunicato ufficiale in cui dice di esser al lavoro sulla MINI Cabrio elettrica l’omonima casa conferma il 2021 come un anno importante nella propria strategia di elettrificazione. Stando ad Automotive News Europe infatti, MINI mostrerà il suo ultimo motore a combustione nel 2025, mentre dal 2030 l’azienda dovrebbe produrre esclusivamente veicoli a batteria.

Se anche un icona come la MINI sarà solo elettrica si preannunciano nefasti futuri davanti agli occhi degli amanti (e sostenitori) degli endotermici.

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BMW Serie 5 Touring 2021

La BMW Serie 5 è un vero classico, i tratti sono quelli distintivi del brand tedesco. Stile inconfondibile, comfort, dinamica di guida, tecnologia e sicurezza.

Stile più grintoso, doppio rene di dimensioni generose, nuove luci posteriori tridimensionali. Bellissimo il colore blu tanzanite metallizzato e la versione Luxury. Tra gli optional ci sono i fari adattivi a LED con tecnologia Matrix con illuminazione adattiva in curva.

Lunghezza di 4964 mm, larghezza 1868 mm, altezza 1498 mm, passo di 2975 mm. La versione Luxory punta al comfort, sedili anteriori con la funzione massaggio e regolazione di ogni genere, una SPA a quattro ruote.

Clima automatico a 4 zone, consente a chi è dietro di regolarsi la temperatura in modo personalizzato. Presente il tettuccio panoramico in vetro. Bagagliaio da 560 litri, che può arrivare fino a 1.700.

Disponibilità del sistema Mild Hybrid a 48 volt per tutti i motori a quattro e sei cilindri. C’è anche l’Integral Acrive Steering, che rende più agile l’autovettura.

6 cilindri in linea a gasolio, cambio automatico sportivo Steptronic a 8 rapporti con paddles al volante. 249 cavalli, 183 kW, coppia di 620 Nm. Da 0 a 100 in 5,8 secondi, velocità massima di 250 km/h (autolimitati). Trazione integrale xDrive.

Serbatoio da 66 litri, promette una grande autonomia, circa 6 litri per 100 km. La macchina è equipaggiata con l’Active Cruise Control basato su telecamera con funzione Stop&Go. L’Assistan View permette di visualizzare in 3D in tempo reale tutte le manovre di assistenza disponibili.

Su questo modello è presente la ricarica wireless per smartphone. Display centrale da 10,25 pollici o 12,3 (optional). Disponibili Apple CarPlay, Android Auto, Google Assistant e Google Maps oltre che BMW Maps.

La BMW Serie 5 Touring viene venduta ad un prezzo di partenza di 56.560.

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Mazda CX-30 2021 eSkyactiv-X

La nuova Mazda CX-30 2021 evolve lo Skyactiv-X 2.0 omologato ibrido, il motore benzina che funziona come diesel. Mazda segue una strategia multi propulsore. Tutti i veicoli del brand giapponese saranno elettrificati entro il 2030. Puntare sui carburanti sintetici è una delle opzioni prese in considerazione da Mazda.

La Mazda CX-30 è un C-SUV lungo poco meno di 4,4 metri, disponibile sia nella versione a trazione anteriore, sia in quella integrale. La CX-30 può essere scelta con il benzina Skyactiv-G o lo Skyactiv-X.

Skyactiv-X è un motore a benzina che si comporta come un diesel. La miscela è per la maggior parte magrissima, il motore funziona con un rapporto aria/benzina fino a 40:1 in diverse fasi.

Per quanto riguarda lo spazio, dietro si trova un bagagliaio nella media, non eccezionale ma versatile. C’è maggiore attenzione al design degli interni. Ottima posizione di guida, tra le più ergonomicamente indovinate, soprattutto dovuta alla triangolazione seduta-volante-cambio.

Il motore tiene benissimo le marce a poco più di un migliaio di giri, erogazione più lineare e un minor effetto castrante da parte dell’elettronica. Cambio automatico non fulmineo, consigliato più per il comfort che per chi cerca la guida sportiva.

Mazda CX-30 parte da 24.950 euro con il benzina Skyactiv-G da 122 CV. Skyactiv-X si può avere in versione Executive a 29.550 euro, Exceed a 32.000 euro ed Exclusive a 34.440 euro.

Mazda la “soluzione giusta al momento giusto”.